Itinerario n°3

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L’avvio di questo itinerario è davanti al ponte levatoio di ingresso a Villa Sommi Picenardi, dove si può ammirare il grande cortile principale della splendida dimora settecentesca su cui si affacciano gli edifici principali; si imbocca il lungo viale che porta verso Pozzo Baronzio, e dopo aver superato il piccolo centro con la chiesa di S. Maria Assunta, dove è conservato un pregevole dipinto cinquecentesco attribuito alla bottega di Tintoretto, si prosegue fra campi coltivati e corsi d’acqua per Stilo de’ Mariani e, attraversata la statale Pessina Cremonese.

Attraversato il paese con la chiesa di S. Giorgio, contraddistinta dai toni rossi del cotto dello svettante campanile si imbocca una piccola strada che conduce a Villarocca, poche case riunite intorno alla chiesa parrocchiale e a Villa Freganeschi, antica e nobile residenza oggi abbandonata; una tortuosa stradina conduce in località Campagnino, dove si imbocca la strada dell’argine che costeggia il fiume Oglio, immersa nel verde e nella calma della campagna cremonese, si continua così costeggiando Monticelli Ripa d’Oglio per poi arrivare a Isola Dovarese.

Si attraversa il vecchio ponte in ferro portandosi sull’altra riva dell’Oglio continuando il percorso sempre sull’argine maestro, poco dopo si incontra Carzaghetto, per poi attivare e fare una sosta a Canneto Sull’Oglio; storica città del vivaismo Canneto è anche famosa per le manifatture di bambole che qui avevano sede, merita una visita il museo civico con  la Collezione del giocattolo Giulio Superti Furga, l’Ecomuseo delle Valli Oglio Chiese e la Collezione d’arte oltre al Teatro Comunale Mauro Pagano dove si svolgono tutto l’anno eventi di tutti i generi.

Proseguendo da Canneto si imbocca la SS 343 in direzione Acquanegra sul Chiese e dopo circa 3 km si svolta a destra una volta passato il ponte del fiume Chiese; si continua così lungo il corso del fiume sino a raggiungere il territorio comunale di Calvatone,   insediamento dalla storia antichissima, in età romana l’antica Bedriacum, è sede da decenni di campagne di scavi archeologici di varie università dove sono riaffiorati centinaia di reperti del suo glorioso passato; sul territorio da visitare la riserva Naturale “Le Bine”,  che si estende su un’area di circa 100 ettari nella golena del fiume Oglio tra le province di Mantova e Cremona, in quest’area protetta del WWF dal 1973, sono possibili passeggiate in mezzo alla natura, attività didattiche, percorsi naturalistici ecc, presenti anche un’azienda agricola ed un agriturismo.

Dopo un tuffo nella natura nella riserva naturale si riprende l’itinerario tornando al ponte del fiume Chiese e portandosi nell’abitato di Bizzolano, dove riprendendo l’argine del fiume Chiese prima e dell’Oglio una volta che il primo è confluito nel secondo, ci si porta al Ponte di Canneto sull’Oglio proseguendo poi per Castelfranco d’Oglio, ameno paesino dove ogni anno si svolge una tradizionale processione di barche sul fiume con la statua del patrono S. Bartolomeo; è sempre l’argine che attraverso i campi riporterà a Isola Dovarese, passando a lato della Cascina Carzago, antico e grandissimo insediamento agricolo oggi completamente disabitato.

Nell’antico borgo gonzaghesco di Isola, una sosta ad ammirare la suggestiva piazza cinquecentesca e si imbocca il grande arco centrale percorrendo l’antica “contrada maggiore” dove si trova la chiesa parrocchiale di S. Nicola, per poi uscire dal centro abitato dove una stradina a curve porta verso S. Lorenzo de’ Picenardi; qui l’antico castello Crotti Calciati svetta con le sue torri e la sua suggestiva e imponente facciata, frutto di un’importante campagna edilizia promossa dai nobili proprietari nel XIX secolo; da S. Lorenzo si ritorna al punto di partenza dell’itinerario, Torre de’ Picenardi.